Nel passato il territorio era diviso in appezzamenti, ma non c'erano costruzioni di un certo tenore. Le case in muratura sono sorte in periodi abbastanza recenti, a partire dal XIX secolo. Risulta ancora, analizzando le carte topografiche, che nel 1911 davanti al centro di Ca' Bianca lungo l'Adige c'erano quattro mulini che sono venuti riducendosi nel corso degli anni, fino a scomparire del tutto subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nel passato anche Ca' Bianca aveva una sua chiesetta, che assomigliava a quella di Boara Pisani abbattuta circa 76 anni fa a causa di lavori di rettificazione e allargamento degli argini dell'Adige. Negli anni del primo dopoguerra, dal 1949 al 1951, il parroco don Sebastiano Perin, per favorire la comunità di Ca' Bianca fece costruire un fabbricato adibito ad abitazione con una sala che tutt'ora serve come chiesa con un unico altare rustico in cemento.
Le costruzioni più importanti di Ca' Bianca sono due. La prima, laTenuta di sant'Antonio, si trova a circa un chilometro e mezzo dal centro di Ca' Bianca ed era adibita un tempo solo a frutteto. Prende il nome da un vecchio e famoso capitello contenente la statua del Santo un tempo costantemente illuminato di notte da numerosi fedeli che portavano ceri.
La seconda costruzione, il Palazzo rosso, probabilmente ricostruito nel 1864 esisteva già nel '700 ed era proprietà dei Pisani di santo Stefano come appare nella mappa del Contini (1736). Un rustico nella campagna di Palazzo Rosso era presente anche nella mappa del catasto napoleonico. Sulla facciata è murato lo stemma dei Pisani, inciso su pietra e dipinto, vi è inoltre un'edicoletta con l'immagine in rilievo di sant'Antonio abate, protettore degli animali da lavoro e da cortile.